Graphical AbstractDa un nuovo studio del Dipartimento di Biologia (Unità di Etologia e di Biologia Cellulare e dello Sviluppo), in collaborazione con l'Istituto di BioRobotica, Scuola Superiore Sant’Anna, una scoperta che sfida l’idea tradizionale che il contagio di sbadiglio sia prerogativa esclusiva di mammiferi e uccelli e che apre scenari completamente nuovi per comprendere i meccanismi neurobiologici e le funzioni evolutive di questo comportamento universale.

Articolo

IMG 2046Uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, condotto dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa (Prof. Lisandro Benedetti-Cecchi e Dott. Luca Rindi), in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna (Prof. Matteo Dell’Acqua), svela come i cambiamenti climatici in atto influenzeranno la capacità delle comunità di microrganismi marini — fondamentali per la vita delle scogliere — di affrontare gli eventi estremi del futuro.

UnipiNews

anteprima image001 1La Fondazione Matteo Caleo annuncia la seconda edizione del premio “Matteo Caleo” riservato a tesi di dottorato che hanno affrontato tematiche riconducibili all’ambito delle Neuroscienze.
I premi sono messi a disposizione dalla Matteo Caleo Foundation ETS e sono destinati a studenti/esse che abbiano svolto un progetto in ambito Neuroscienze nel 37° ciclo di dottorato delle Università italiane.
La scadenza per presentare le domande è il 07 Aprile 2025 (TERMINE PROROGATO AL 22 APRILE 2025).
 
 
Lunedì, 31 Marzo 2025 07:38

Perchè ridiamo?

Anteprima Libro ElisabettaRidere è un comportamento spontaneo, incontrollato, che accompagna l’esperienza quotidiana di ognuno di noi. Tuttavia, per quanto ridere sia comunemente sperimentato, se ci chiediamo perché ridiamo difficilmente sapremmo dare una risposta...
Elisabetta Palagi incontrerà il pubblico per parlare del suo libro "Perchè ridiamo".
Malayka Picchi modererà l'incontro.
 
data ora luogo betta Vicopisano
 
Anteprima Immagine 2025 03 21 132146L'ape da miele è un importante insetto pronubo, tuttavia, quando presente in alte densità, potrebbe competere per le risorse alimentari con le altre specie di api selvatiche, portando così a un declino delle loro popolazioni. 
Nonostante oltre 100 studi sull'argomento, dimostare l'impatto delle api da miele sulle altre api è piuttosto difficile. Un contributo arriva adesso da uno studio condotto da Dipartimento di Biologia-UNIPI (prof. Alessandro Cini) in collaborazione con Dipartimento di Biologia-UNIFI (prof. Leonardo Dapporto) e altri istituti di ricerca e pubblicato su Current Biology.
Lo studio è stato condotto sull'isola di Giannutri, all'interno del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano (mettere TAG). Sull'isola non esistono popolazioni di api da miele allo stato selvatico e le uniche presenti sono quelle portate sull'isola, da alcuni anni, a scopo di selezione artificiale.