Immagine 2025 04 17 170238Nell'edizione 2025 dei ranking pubblicati dalla piattaforma Research.com, sono 139 in totale i ricercatori elencati per l'Università di Pisa. Tra di essi, sono presenti nelle varie categorie di riferimento 7 docenti in servizio nel nostro Dipartimento: Lisandro Benedetti-Cecchi e Fabio Bulleri nella categoria "Ecology and Evolution", Stefano Landi ("Biology and Biochemistry"), Paolo Luschi ("Environmental Sciences"), Elisabetta Palagi ("Psychology"),  Massimo Pasqualetti ("Neuroscience"), Lorenzo Peruzzi ("Plant Science and Agronomy").

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pastedImageNuova metodologia basata sulla rilevanza evolutiva delle specie grazie consente di identificare le specie prioritari da conservare. I risultati di questa ricerca rappresentano una base di discussione per promuovere nuove politiche di conservazione, incluso la salvaguardia delle specie in via di estinzione, la resilienza dei sistemi agroalimentari e l’identificazione delle specie più adatte al restauro degli habitat in uno scenario di cambiamenti climatici.

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FotogruppoIl 3 aprile, a Malta, si è tenuta la conferenza “Guardians of the Ocean,” evento chiave del progetto LIFE OASIS, al cui consorzio partecipa anche l’Università di Pisa rappresentata dal Prof. Paolo Casale.

LIFE OASIS mira a rafforzare la cooperazione regionale grazie all'integrazione delle competenze tradizionali dei lavoratori del settore ittico con quelle tecnico-scientifiche, per costruire un Mediterraneo più resiliente. Tra gli obiettivi: più aree protette e supporto concreto ai pescatori locali con soluzioni pratiche e sostenibili nel lungo termine, grazie all'innovazione tecnologica.

News Consorzio LIFEOASIS

Graphical AbstractDa un nuovo studio del Dipartimento di Biologia (Unità di Etologia e di Biologia Cellulare e dello Sviluppo), in collaborazione con l'Istituto di BioRobotica, Scuola Superiore Sant’Anna, una scoperta che sfida l’idea tradizionale che il contagio di sbadiglio sia prerogativa esclusiva di mammiferi e uccelli e che apre scenari completamente nuovi per comprendere i meccanismi neurobiologici e le funzioni evolutive di questo comportamento universale.

Articolo

IMG 2046Uno studio, recentemente pubblicato sulla rivista scientifica Nature Communications, condotto dal Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa (Prof. Lisandro Benedetti-Cecchi e Dott. Luca Rindi), in collaborazione con la Scuola Superiore Sant’Anna (Prof. Matteo Dell’Acqua), svela come i cambiamenti climatici in atto influenzeranno la capacità delle comunità di microrganismi marini — fondamentali per la vita delle scogliere — di affrontare gli eventi estremi del futuro.

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