I fotorecettori della retina, le cellule dell’occhio che funzionano come sensori della luce, sviluppano le loro forme e funzioni specifiche sulla base di istruzioni ricevute al momento della loro generazione da cellule staminali multipotenti. Un nuovo studio, frutto della collaborazione tra il professor Massimiliano Andreazzoli, il dottor Giovanni Signore (Dipartimento di Biologia, UniPi), il professor Gian Carlo Demontis (Dipartimento di Farmacia, UniPi), la professoressa Debora Angeloni (Scuola Sant’Anna) ed il dottor Vania Broccoli (Istituto Neurofisiologia del CNR e HSan Raffaele), ha tuttavia rivelato l’esistenza di un periodo critico nel percorso differenziativo dei fotorecettori. La ricerca ha infatti mostrato che in assenza di appropriati segnali chimico-fisici, queste cellule sviluppano caratteristiche ibride tra fotorecettori e cellule gliali.
Malattie degenerative della retina: individuata fase critica nel percorso differenziativo dei fotorecettori
I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista internazionale Scientific Reports in un articolo intitolato “Increasing cell culture density during a developmental window prevents fated rod precursors derailment toward hybrid rod-glia cells”, con autori il professor Massimiliano Andreazzoli e il Dr. Giovanni Signore (Dipartimento di Biologia, UniPi), il professor Gian Carlo Demontis (Dipartimento di Farmacia, UniPi) e la professoressa Debora Angeloni (Scuola Sant’Anna).