Grazie alla manipolazione sperimentale dell'abbondanza delle api da miele, seguita da monitoraggi e osservazioni etologiche, lo studio durato 4 anni ha dimostrato come la presenza di api da miele abbia ripercussioni significative sulle risorse alimentari (calo di polline e nettare) e sul comportamento delle altre specie di api selvatiche (minor raccolta delle risorse).
I risultati suggeriscono dunque che il drastico calo osservato nell'abbondanza delle popolazioni di api selvatiche (fino all'80% in 4 anni) possa essere spiegato, almeno in parte, dall'abbondante presenza di api da miele gestite sull'isola e dalla conseguente competizione per le risorse alimentari.
Lo studio ha importanti conseguenze sulla conservazione degli insetti impollinatori, indicando come sia necessario capire in quali contesti l'ape da miele possa rappresentare un fattore di disturbo per altri apoidei.