Una ricerca, appena pubblicata sul Journal of Hazardous Materials, ha esaminato l’impatto di diverse concentrazioni di ibuprofene, un comune antiinfiammatorio molto utilizzato durante la pandemia di Covid 19, sulla pianta marina Cymodocea nodosa. A basse concentrazioni l’ibuprofene causava uno stress ossidativo senza effetti irreversibili, ma a livelli elevati le piante subivano danni alle membrane cellulari e all’apparato fotosintetico, compromettendo in tal modo la resilienza della pianta a stress ambientali. La ricerca è stata realizzata grazie alla collaborazione di tre team del nostro Dipartimento: il gruppo di Ecologia, con la prof.ssa Elena Balestri, il prof. Claudio Lardicci e la d.ssa Virginia Menicagli, il gruppo di Botanica, con la prof.ssa Monica Ruffini Castiglione e quello di Fisiologia Vegetale, con le d.sse Carmelina Spanò, Stefania Bottega e il dr. Carlo Sorce. I suddetti team hanno collaborato con la prof.ssa Marinella De Leo e la d.ssa Emily Cioni, del gruppo di Biologia Farmaceutica del Dipartimento di Farmacia.
Tuesday, 14 January 2025 12:49