La nostra specie è capace degli atti più violenti mai registrati in natura. Tuttavia, siamo anche in grado di risolvere i nostri conflitti e di ripristinare relazioni pacifiche, e questo ci permette di vivere in società complesse. Per esplorare le radici evolutive di tale capacità, un team italo-etiope (guidato dalla Prof. Elisabetta Palagi) lavorerà in un'area non protetta intorno a Debre Libanos (Etiopia) per raccogliere dati comportamentali e genetici su una specie di primate endemico etiope, il gelada, che vive in società complesse con gruppi che si associano a differenti livelli gerarchici . Questa struttura sociale, in complessità simile alla nostra, rende il gelada un buon modello per studiare la risoluzione naturale dei conflitti all'interno e tra i gruppi, un argomento mai esplorato prima. Il presente progetto esporerà le tattiche comunicative multimodali utilizzate durante i conflitti intergruppo e la tendenza soggettiva a mettere in atto comportamenti cooperativi e riparatori in base alla parentela, al sesso, al rango gerarchico. Cosa rende gli animali che vivono in società complesse in grado di gestire la competizione ed evitare la dispersione di gruppo? Cosa possono dirci i gelada sull'importanza della risoluzione dei conflitti non solo tra soggetti dello stesso gruppo ma anche tra gruppi vicini? L'obiettivo, sicuramente ambizioso, ha anche l’obbiettivo di creare un team di ricerca a lungo termine composto da studiosi etiopi e italiani. Pertanto, lo scopo generale del progetto va oltre i risultati scientifici, costruendo una vera e propria piattaforma cooperativa che coinvolge un paese africano e uno europeo.
Tipo: Progetto finanziato dalla Leakey Foundation
Durata: 3 anni
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